Protocollo di accoglienza
Liceo Scientifico “Michelangelo Grigoletti”
Protocollo di Accoglienza per gli studenti stranieri
Anche nel nostro istituto la crescente presenza di alunni stranieri non è più un dato occasionale, ma costituisce un fenomeno consolidato e in crescita che ha determinato l’attivazione di adeguate procedure, modalità e prassi per la loro accoglienza.
Il Protocollo risponde quindi alla volontà di superare la situazione di emergenza sin qui avvertita e alla necessità di predisporre interventi organici, con il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche, di enti e associazioni del territorio.
A partire dalla normativa vigente e in conformità con i margini concessi ai vari istituti dalla legge sull’autonomia scolastica, il Liceo Grigoletti ha istituito una Commissione di accoglienza che ha elaborato un progetto per l’inserimento, approvato dal Collegio dei Docenti, e ha definito un Protocollo di accoglienza per gli
alunni che si iscrivono per la prima volta.
La tabella che segue propone un quadro di sintesi degli elementi di complessità della realtà scolastica nella quale è maturata l’esperienza e delle conseguenze o dei problemi aperti rilevati.
DATO DI COMPLESSITÀ | CONSEGUENZE E PROBLEMI |
---|---|
difficoltà di accertamento della scolarità pregressa e delle competenze dei neo-iscritti |
problemi nella programmazione curricolare |
arrivo degli alunni nei momenti più diversi dell’anno scolastico; possibilità di assenze prolungate o di trasferimenti repentini |
tempi compressi; rischio di insuccesso scolastico; disorientamento dell’alunno; necessità di attivare dispositivi e interventi immediati |
necessità di adeguamento della didattica e di percorsi personalizzati |
difficoltà di programmazione; inadeguatezza di testi e materiali; difficoltà di coordinamento del Consiglio di classe; disagio dell’alunno che non vuole un trattamento speciale rispetto ai compagni |
presenza codici comunicativi diversi | rischio di incidenti interculturali |
complessità delle classi accoglienti | rischio di emarginazione |
difficoltà di valutazione |
percezione da parte degli alunni italofoni di mancanza di equità; difficoltà di cogliere i processi di apprendimento dell’alunno |
esiguo numero di ore per i corsi di italiano L2 e di italiano per lo studio; |
rallentamento nell’acquisizione della L2; demotivazione; |
difficoltà da parte dei docenti ad effettuare interventi in ore eccedenti per il carico di lavoro globalmente sostenuto |
impasse nel percorso di studio |
Mancanza di spazi specifici per le attività di L2 |
senso di precarietà e di inadeguatezza; frammentarietà degli interventi; demotivazione |
In risposta ai vari problemi aperti è sembrato utile passare alla formalizzazione del protocollo tenendo conto dell’esperienza sviluppata all’interno del nostro istituto e delle indicazioni della pedagogia interculturale e della normativa vigente.
Lo scopo del lavoro è stato perciò definire i compiti di tutto il personale e le prassi burocratiche, favorire l’instaurarsi di relazioni educativo-didattiche improntate a un’idea di accoglienza profonda e condivisa. Ad essere coinvolta è tutta la comunità scolastica, non solo gli alunni stranieri.
Il protocollo si propone i seguenti obiettivi:
- fornire un supporto al lavoro del docente
- rappresentare uno strumento orientativo per tutto il personale della nostra scuola
- costituire un’opportunità di successo formativo per gli studenti stranieri
- diventare fonte di condivisione e occasione di dibattito all’ interno dell’istituto
- promuovere la scuola come luogo convivenza democratica e pluralista.
SCHEMA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO
CAPITOLO DEL PROTOCOLLO |
DESCRIZIONE DEL TIPO DI INTERVENTO |
SOGGETTI COINVOLTI |
FASI PREVISTE |
---|---|---|---|
PRIMA CONOSCENZA |
Consegna di materiale informativo e acquisizione documenti |
Alunno Genitori Addetto di segreteria |
L’alunno o un genitore si presenta nella scuola |
COLLOQUIO DI ACCOGLIENZA |
Accertamento biografia e scolarità pregressa; presentazione offerta formativa; proposta modalità di inserimento. |
Alunno Genitori Dirigente scolastico o Docente referente (eventualmente mediatore culturale) |
Prima fase di accoglienza |
ISCRIZIONE |
Consegna e compilazione dei moduli di iscrizione e del bollettino di versamento della tassa di iscrizione |
Addetto di segreteria Genitori Alunno eventualmente Docente della commissione o mediatore linguistico culturale. |
Dopo il colloquio di accoglienza |
ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE: CRITERI (cfr. punto 3) |
La commissione formula la proposta al Dirigente |
Commissione Dirigente Scolastico |
Prima fase di accoglienza |
INSERIMENTO NELLA CLASSE |
Comunicazioni ai docenti di classe; preparazione della classe; creazione di dispositivi di facilitazione comunicativa |
Docente referente Docenti della Commissione e del Consiglio di Classe |
Prima dell’inserimento e dal primo giorno di frequenza dell’alunno |
INTERVENTO DEL MEDIATORE |
Eventuale mediazione linguistico-culturale con la famiglia e con l’alunno. |
Alunno Genitori Docente referente Docenti richiedenti Mediatore |
Fase iniziale Orientamento Attività interculturali Colloqui con la famiglia |
CURRICOLO |
Programmazione personalizzata e attivazione corsi L2 |
Tutti i docenti del Consiglio di classe e insegnanti L2 |
Dopo l’accertamento di abilità e competenze |
TERRITORIO |
Collaborazione con reti di scuole, enti e istituzioni, CTP |
Dirigente Scolastico Docente referente Commissione |
Durante tutto l’a.s. |
VALUTAZIONE |
Valutazione formativa in relazione al percorso personalizzato (obiettivi disciplinari biennali per i neo-iscritti che non hanno acquisito le competenze linguistico-comunicative di base) |
I docenti del Consiglio di classe e i docenti di L2 consegnano al docente coordinatore di classe una scheda sull’attività svolta e sul livello di competenza linguistica raggiunto dall’alunno |
Durante tutto l’a.s. |
1. PROCEDURE PER L’ISCRIZIONE
Il Dirigente Scolastico individua tra il personale amministrativo una figura di riferimento che cura i primi contatti con la famiglia e segue l'iscrizione.
Il collaboratore incaricato consegna al ragazzo straniero o al familiare che lo iscrive materiale informativo sulla scuola e provvede all’acquisizione della documentazione di prassi, personale e scolastica. In attesa dei documenti scolastici pregressi o in attesa di perfezionamento, sarà richiesta ai genitori una dichiarazione – redatta su apposito modulo – attestante il percorso scolastico compiuto dallo studente. Viene fissato l’appuntamento con un Docente della Commissione o con il Docente referente per il colloquio di accoglienza. I Docenti delegati dal Collegio allo scopo di curare l’accoglienza comunicano all’incaricato della segreteria gli orari di disponibilità, individuati in linea di massima in fasce orarie favorevoli alle famiglie. La segreteria comunica al docente la conferma dell’appuntamento e predispone i documenti acquisiti per la consultazione della Commissione. Registra da subito un recapito telefonico di almeno un genitore (indipendentemente dalla comprensione della lingua italiana), per permettere comunicazioni essenziali. Si considera opportuno predisporre materiale informativo e modulistica nella lingua d'origine o in una lingua veicolare comprensibile per lo studente e la famiglia. Sarà opportuno anche, ove possibile, avviare e stabilire contatti via Internet con la scuola del paese di provenienza, in modo da acquisire informazioni più approfondite sui programmi, sul modo di svolgimento, sui testi usati, specialmente per quel che riguarda il settore scientifico.
2. COLLOQUIO DI ACCOGLIENZA
Il personale docente delegato allo scopo, riceve la famiglia dell’alunno, vaglia la documentazione presentata, acquisisce tramite una scheda di ascolto le informazioni necessarie, presenta alla famiglia l’offerta formativa prevista dall’istituto e le modalità di inserimento. In caso di necessità ci si avvale della presenza del mediatore linguistico-culturale. Alla famiglia andrà presentata anche l’offerta formativa relativa ai corsi di Italiano L2 attivati presso l’istituto. In caso di necessità ci si avvale della presenza del mediatore linguistico-culturale.
3. CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
Il Collegio dei Docenti delega la Commissione a formulare ipotesi circa l’assegnazione alla classe dell’alunno neo-iscritto. La Commissione delegata si attiene ai criteri fissati dal D.P.R.31/8/99 n.° 394 e reputa utile integrare le indicazioni normative in base all'esperienza sin qui maturata.
In linea di massima le situazioni dei minori stranieri che si iscrivono per la prima volta ad un corso dell'Istituto possono essere così individuate:
- alunni stranieri che si iscrivono durante l'estate o ad anno scolastico iniziato senza aver frequentato in precedenza una scuola italiana;
- alunni stranieri che provengono dalla Scuola Media italiana e che si iscrivono alla classe prima dell'Istituto;
- alunni stranieri che si trasferiscono da altra Scuola Superiore frequentata in Italia.
Per l'assegnazione alle classi saranno applicati i seguenti criteri:
- evitare la concentrazione degli alunni stranieri in una classe e in un solo corso, favorendo la loro equa distribuzione;
- tenere conto della complessità del gruppo-classe (handicap, dispersione, ecc.);
- tenere conto della presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese, se il fatto può costituire un criterio di facilitazione per l’alunno che potrà fruire di un numero maggiore di interventi di mediazione culturale e sul supporto di un compagno.
In ogni caso andranno evitate situazioni di caratterizzazione etnica di classi o di corsi, allo scopo di favorire la socializzazione, l’integrazione scolastica e sociale nel gruppo.
Sulla base della normativa vigente, si privilegia l’inserimento dell’alunno straniero nella classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che la Commissione delegata a formulare la proposta di assegnazione alla classe deliberi l’iscrizione ad una classe diversa. In tal caso dovrà fornire allo studente le motivazioni che hanno indotto tale delibera. Comunque l’allievo e la famiglia verranno immediatamente informati dell’esito dell’assegnazione.
La commissione, sulla base dell’esperienza e dello studio di casi effettuato nel tempo, non trascurerà altri fattori, quali:
- le competenze linguistiche e comunicative dell’alunno neo-arrivato rispetto alla lingua italiana;
- il periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione.
In ogni caso la commissione formulerà proposte (attente alla specificità di ogni caso, ma ispirate ai criteri comuni elencati) tese a favorire:
- il buon inserimento scolastico
- lo star bene a scuola
- la prosecuzione degli studi degli alunni non italofoni inseriti.
Allo scopo vengono favorite, nelle singole classi e come linea di indirizzo dell’Istituto, azioni tese a contrastare dispersione e demotivazione allo studio.
4. SPAZI
Non c’è accoglienza senza spazio per accogliere: è indispensabile individuare aule specifiche e adeguatamente attrezzate (lavagna, computer, armadio per la raccolta di materiali e testi, cartina geografica) per le attività di italiano L2 e di Italiano per lo studio.
5. LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA
La commissione formata dal Docente referente e da altri Docenti, possibilmente di diverse discipline, e Dai docenti di L2 interni ed esterni, si occuperà di:
- attivare e monitorare i corsi di italiano L2 e di italiano per lo studio;
- elaborare proposte per migliorare il Protocollo d’accoglienza, per favorire l’inserimento a scuola degli alunni stranieri e per promuovere le condizioni necessarie al successo formativo;
- partecipare a momenti di formazione;
- diffondere informazioni e materiali;
- promuovere il dibattito e sensibilizzare la comunità scolastica;
- tenere i contatti e collaborare con enti e istituzioni presenti sul territorio;
- organizzare specifici momenti di incontro a carattere informativo con le famiglie;
- individuare le strategie più idonee per l'educazione interculturale;
- vagliare in collaborazione con la bibliotecaria le proposte editoriali e la sitografia di educazione interculturale, italiano L2 e italiano per lo studio allo scopo di incrementare tali settori della biblioteca scolastica.
6. IL CONSIGLIO DI CLASSE
Dopo l’assegnazione dell’alunno alla classe, il referente contatta il coordinatore per riferire tutte le informazioni raccolte e i dati disponibili, nonché i criteri seguiti per l’assegnazione. Verrà consegnata un scheda con gli elementi di valutazione e il livello di partenza rilevato.
Il Consiglio di Classe individuerà le necessità, organizzerà percorsi e manterrà i contati con la Commissione di accoglienza.