Premio Speciale Lattes Grinzane 2021a M. Atwood

La grande Margaret Atwood ad Alba

Premio Speciale Lattes Grinzane 2021 alla scrittrice canadese

È Margaret Atwood la vincitrice dell’edizione 2021 del Premio Speciale Lattes Grinzane, che viene assegnato ogni anno a un autore di fama internazionale e molto apprezzato dal pubblico oltre che dalla critica.

Nata ad Ottawa nel 1939, la scrittrice, poetessa, ambientalista e attivista canadese ha dedicato la sua vita alla scrittura e alla lettura. I suoi romanzi e le raccolte di poesie, sempre molto apprezzati, si incentrano su tematiche che colpiscono la società, come la parità di genere, la libertà e molti altri. Molte sue poesie sono ispirate a miti e fiabe, uno dei suoi particolari interessi. È stata vincitrice del premio letterario britannico Arthur Clarke, assegnato al miglior romanzo di fantascienza, e del Premio Principe delle Asturie per la letteratura. Quest'anno il suo nome era tra i favoriti per il Premio Nobel per la Letteratura 2021.

Il 2 ottobre scorso al Teatro Sociale Busca di Alba, l’autrice ha tenuto una lectio magistralis intitolata “Raccontare storie”, in cui, parlando della sua vicinanza alla letteratura italiana classica, ha citato la Divina Commedia e il Canzoniere, ma anche molti altri pilastri della letteratura di ogni tempo come Ovidio, Swift e Twain.

La scrittrice, parlando dell’Inferno, ha paragonato la scrittura e la lettura al viaggio di Dante; in seguito, a proposito della guida spirituale di Dante, Virgilio, ha ricordato gli anni del liceo durante i quali si dilettava nella traduzione dell’Eneide. Virgilio è lo scrittore per eccellenza, e secondo la Atwood, tutti gli scrittori si indentificano in lui. Dante del resto rappresenta il lettore che ha bisogno della guida di uno scrittore.

Per descrivere il rapporto stretto che si forma tra il lettore e l’autore la scrittrice ha detto: “Lo scrittore e il lettore si trovano sempre in momenti diversi: scrivere è l’azione magica di scagliare la propria voce al di là di un vuoto, quello che separa l’atto di scrivere dall’atto di leggere.” Un’altra frase è risultata particolarmente significativa all’interno della lectio per evidenziare la grande importanza assunta dal lettore nei confronti dello scrittore: “Per quanto possa essere lugubre e pessimistico il contenuto di uno scritto, l’atto stesso di scrivere è intrinsecamente pieno di speranza, perché dà per scontata la presenza di un futuro lettore”.

La difficile situazione sanitaria, che ha messo in ginocchio il mondo negli ultimi due anni, ha avvicinato la poetessa a molti autori latini e italiani, antichi e dell’Umanesimo, in particolare alle sue due “guide spirituali”, così le chiama, Ovidio e Boccaccio, di cui si sente erede.   In particolare, durante il lockdown ha rivisitato il Decameron partendo dalla novella della “Paziente Griselda”, che ha come tematica la violenza: la giovane infatti viene data in sposa a un duca che la maltratta. Da questo riferimento emerge il fatto che la Atwood è un’attivista nel campo del femminismo. 

La produzione letteraria di Margaret Atwood è grandissima e di diverso genere e scopo, l’autrice ha sempre un messaggio da trasmettere, grandi personaggi e grandi personalità, storie che rimangono impresse nella memoria.

All’interno della vastissima varietà delle sue opere, quelle che ci hanno particolarmente incuriosito e che vorremmo leggere sono Il canto di Penelope, romanzo che offre una visione spiccatamente “femminista” della sposa di Ulisse; questa rivisitazione moderna di una delle donne più famose della letteratura rende questo libro una scoperta di un personaggio a cui solitamente non si presta molta attenzione, ed evidenzia la grandezza e il coraggio di Penelope. L’altro romanzo è uno dei più famosi della Atwood, e si intitola Il racconto dell’ancella, un libro distopico che segue le vicende di tre gruppi di donne, formatisi dopo che delle radiazioni hanno distrutto gli Stati Uniti. Le categorie di donne comprendono le Mogli, legittime ma spesso sterili, per vecchiaia o per effetto delle radiazioni, poi le Marte, donne di servizio, e infine le Ancelle, giovani donne ancora feconde, nubili o separate dalle loro famiglie, il cui dovere è la procreazione. Lo stile è originale, in quanto non segue una vera e propria trama, ma è l’insieme di diversi avvenimenti, pensieri, ricordi. Il romanzo vuole mostrare che l’intolleranza, la chiusura, l’accettazione passiva portano, lentamente ma inesorabilmente, al disastro.

Per concludere, citiamo anche una raccolta di poesie Dearly (2020), che incarna il processo di superamento del dolore a cui è andata incontro la stessa autrice in seguito alla scomparsa del compagno Graeme Gibson, ma anche riflessioni sulla veloce evoluzione del mondo al giorno d’oggi.  

Jus Chiara e Llanaj Elfrida (4Besa)