Gli studenti del Grigoletti incontrano il finalista del Premio Bottari Lattes Grinzane

E’ proprio l’autore cinese Yu Hua a vincere il Premio Bottari Lattes Grinzane 2018 per la sezione “Il Germoglio” con il libro Il settimo giorno. A noi ragazzi del Grigoletti l’autore lo racconta così: una storia di deliri del suo Paese, che condensa capitoli assurdi di vita di persone piccole e basse. Persone che vengono schiacciate dal partito comunista cinese, non tollerante nei confronti di opinioni diverse e contraddittorie. E che fanno emergere nell’aldilà le proprie visioni di un mondo completamente oppresso. Sì, nell’oltretomba, perché è questa la peculiarità che lega tutti i libri di Yu Hua: parlare dell’altro mondo. Ma ciò che fa di questo romanzo un capolavoro è l’inclusione indiretta di realtà di altre persone all’interno di quella dei protagonisti: ognuno di questi ultimi rivela la propria storia, raccontando anche quella di persone che lo circondano. Ed è in questo modo che si viene a creare una fitta rete intrisa di passati separati, ma specchi di un presente collettivo, quello della Cina comunista.

Yu Hua ci racconta anche il particolare rapporto che l’Oriente istaura con la morte: “E’ una storia azzardata”, ci dice all’incontro del 20 ottobre all’Auditorium della Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba - “perché spiegare a parole il flagello cinese dei morti sui vivi è complicato: vi è la tradizione che l’anima del defunto circoli attorno alla casa dei parenti per circa sette giorni consecutivi, subito dopo la morte, senza allontanarsi per un istante. E che poi svanisca, forse per essere quasi dimenticata. Ecco io ho deciso di riassumere questo aspetto nel titolo”. Questo fa capire quindi come le distinte personalità possano mettersi a confronto solo nell’aldilà, reputato forse l’unico luogo democratico del presente dove la soggettività viene accettata, e il modo in cui venga riacquisita l’identità caratteristica di tutte quelle persone che la Cina aveva reso basse e piatte, opprimendo la loro individualità, e che molto probabilmente svanirà al settimo giorno del viaggio nell’oltretomba.

Emanuela Capaldo - 3BSCA